L’importanza della Logistica

La logistica nel concreto

Oltre alle speculazioni filosofiche sull’origine e la definizione del termine logistica, è l’analisi della sua applicazione pratica a fornire un esempio esplicativo, è soprattutto nel settore industriale e commerciale che la logistica trova la sua massima espressione

Etimologia

Il termine “logistica” deriva dal greco “logikos” (λογικός) che significa “che ha senso logico”[1], a sua volta derivato da “lógos” (λόγος), “parola” o “ordine” , per i greci infatti i due concetti erano strettamente collegati ed espressi con la stessa parola. Da lógos deriva anche “logica” cioè lo studio delle argomentazioni ed il modo in cui risultano corrette, quindi tale termine, come si vede, si rifà allo stesso concetto di “ordine”.

Origini militari

Lo sbarco in Normandia, oltre a essere stato un grande successo militare, è stato anche un grandissimo successo logistico.

Le origini della logistica si trovano già nell’antichità e hanno una connotazione prettamente militare. Essa infatti veniva considerata una branca dell’arte militare che trattava tutte quelle attività volte ad assicurare agli eserciti quanto si rendesse necessario per vivere, muoversi e combattere nelle migliori condizioni di efficienza.

Alessandro Magno attraversò il mar Egeo per iniziare la conquista dell’Impero Persiano e nulla avrebbe potuto fare senza un apparato logistico adeguato a supporto dell’immenso esercito che lo seguiva.

Ai tempi dei Romani Gaio Giulio Cesare istituì la figura del logista tra gli ufficiali in servizio nelle sue legioni, in qualità di responsabile degli approvvigionamenti.

Questa identificazione della logistica come attività esclusivamente militare (logistica militare) rimane valida fino alla seconda guerra mondiale quando la scala globale del conflitto portò a sforzi logistici fino ad allora inimmaginabili, basti pensare all’operazione Overlord in Normandia.

Solo nel Dopoguerra il concetto cominciò a essere ampliato e venne esteso anche al settore economico e industriale.

Le aree della logistica

Oltre alla accezione militare, che resta tuttavia valida, la Society of Logistics Engineers (SOLE) ha formulato una classificazione in grado di fornire un quadro chiaro ed esauriente delle aree specifiche normalmente individuate sotto la comune dizione di logistica:

  • la logistica industriale (o business logistics), che in un’azienda industriale ha come obiettivo la gestione fisica, informativa ed organizzativa del flusso dei prodotti dalle fonti di approvvigionamento ai clienti finali;
  • la logistica dei grandi volumi (o bulk logistics), che riguarda la gestione e la movimentazione di grandi quantità di materiali sfusi, generalmente materie prime (quali petrolio, carbone, cereali, ecc.);
  • la logistica di progetto (o project logistics), che riguarda la gestione ed il coordinamento delle operazioni di progettazione e realizzazione dei sistemi complessi (quali grandi opere e infrastrutture, centrali elettriche, ecc.)
  • la logistica di supporto (o RAM logistics), che riguarda la gestione di prodotti ad alta tecnologia (linee aeree con aerei ed elicotteri o altri sistemi complessi) per i quali siano essenziali affidabilità, disponibilità e manutenibilità.
  • la logistica di ritorno o logistica inversa (o reverse logistics), che è il processo di pianificazione, implementazione e controllo dell’efficienza delle materie prime, dei semilavorati, dei prodotti finiti e dei correlati flussi informativi dal punto di recupero (o consumo), al punto di origine, con lo scopo di riguadagnare valore da prodotti che hanno esaurito il loro ciclo di vita.

Nell’ambito della gestione d’impresa, quando si parla di logistica si fa riferimento esclusivo alla logistica industriale, o meglio, con una dizione più moderna e corretta, alla logistica integrata.

 

“Tratto da Wikipedia”